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L’omaggio a Santa Zita nei “Segni” pittorici di Jacopo Da San Martino.

24-02-2012
Inaugura domani pomeriggio (sabato 25 febbraio) alle 18 presso la Fondazione Banca del Monte di Lucca che la organizza nelle sale espositive del palazzo al numero 7 di piazza San Martino, “Segni”, la mostra personale del giovane artista lucchese Jacopo Da San Martino che nel 2011 ha partecipato alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi.

Un’occasione per conoscere un giovane artista che si sta ritagliando un posto di rilievo sulla scena nazionale: allievo del Liceo Artistico di Lucca prima e dell’Accademia di Belle Arti di Carrara poi, con questa mostra Da San Martino presenta 23 opere in cui manifesta non solo il concetto centrale di disegno come opera definitiva, ma anche un approccio sentito, nuovo e originale al complesso tema del sacro. La serie dei lavori che porta in mostra, infatti, vuole essere un omaggio alla figura di Santa Zita, i cui resti sono conservati nella basilica di San Frediano, ed ai suoi miracoli, che agli occhi del pittore sono appunto i “segni” attraverso cui il sacro si manifesta nel mondo.

“Con la mostra di Jacopo Da San Martino la Fondazione Banca del Monte di Lucca ospita un giovane artista lucchese che, allievo del maestro Omar Galliani nella scuola di pittura presso l’Accademia di Carrara, ha già al suo attivo la partecipazione al Padiglione Accademie di Belle Arti della 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e si sta meritoriamente affermando nel panorama artistico nazionale - spiega il presidente della Fondazione BML Alberto Del Carlo -. Nelle opere esposte, che ruotano intorno alla figura di Santa Zita, Da San Martino affronta il tema del sacro per mezzo di uno specifico linguaggio suo proprio, contemporaneo, così che le varie manifestazioni e testimonianze della Santa nella società del suo tempo, diventano appunto ‘segni’ per gli uomini e le donne del nostro, segni di pittorica bellezza ed al contempo tracce, proposte di valori essenziali.”

“Jacopo Da San Martino intende la pratica artistica soprattutto come contemplazione e ricerca, in un continuo ed inesausto anelito che porta ad avvicinarsi al sacro in maniera sincera e pura. Non essendo più espresso tramite una sintassi figurativa rigorosa e convenzionale, di più immediata riconoscibilità, oggi il sacro va ricercato e desiderato, forse come è giusto che sia, e la poiesis di Jacopo Da San Martino non ha nulla di prevedibile, retorico o conformista”, scrive di lui il giovane critico Marco Palamidessi, componente del comitato tecnico-scientifico della Fondazione che si occupa della programmazione delle mostre.

L’esposizione resterà aperta fino all’11 marzo con ingresso libero: dal lunedì al venerdì con orario 15,30-19,30, sabato e domenica 10-13, 15,30-19,30. Per informazioni: www.fondazionebmluccaeventi.it, mostre@fondazionebmlucca.it.


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