16-01-2019
Una mostra per celebrare i primi 10 anni di vita e di intensa attività culturale del Palazzo delle Esposizioni. A realizzarla la Fondazione Banca del Monte di Lucca e la Fondazione Lucca Sviluppo con la curatela di Riccarda Bernacchie Lucia Morelli.
“Dentro la collezione. Dieci anni di arte contemporanea al Palazzo delle Esposizioni” inaugura sabato 19 gennaio alle 17,30, ad ingresso gratuito e presenta le oltre 50 opere donate dagli artisti che hanno esposto negli anni con mostre collettive o personali, in buona parte lucchesi ma anche internazionali. Si potranno ammirare quindi opere di Antonio Possenti, Riccardo Benvenuti, Giampaolo Talani, Alessandro Casale, solo per citarne alcuni.
A presentare l’evento in conferenza stampa il presidente della FBML, Oriano Landucci, il presidente della Fondazione Lucca Sviluppo, Alberto Del Carlo, le curatrici della mostra, Lucia Morelli e Riccarda Bernacchi, la responsabile delle mostre per la FBML, Elena Cosimini, e la voce dell’audioguida della mostra (novità per le esposizioni del Palazzo), Alessandro Bertolucci.
A dieci anni dall’inizio dell’attività, la Fondazione Banca del Monte di Lucca, ora coadiuvata dalla Fondazione Lucca Sviluppo, ha deciso di organizzare una esposizione di tutte le opere che in questo decennio sono state donate, sia per riconoscenza verso gli artisti donatori, sia per proseguire con essi e con chi voglia il discorso sull’arte con particolare riferimento alla provincia di Lucca, evidenziando il ruolo di questo spazio espositivo, di incontro e confronto.
“Un’esposizione - spiega Oriano Landucci, presidente della Fondazione BML - che non è autocelebrativa, ma che festeggia, insieme all’attività culturale del Palazzo delle Esposizioni, anche la città e i suoi artisti e che viene a ripercorrere un tratto di storia recente del nostro patrimonio comune. Insieme agli artisti che hanno fatto dono delle loro opere, infatti, una parte della mostra ripercorre la storia del Palazzo, dalla sua origine come chiesa, ai vari passaggi che lo hanno interessato, fino ad arrivare ad essere la vivace sede espositiva e centro di attività culturale che è diventato oggi. La nostra Fondazione celebra con entusiasmo questi primi dieci anni di attività espositive, ma voglio ricordare che la sua storia arriva quest’anno a compiere ben 530 anni: quando il Monte di Pietà di cui la Fondazione è erede è nato, la scoperta dell’America non era ancora avvenuta e diversi palazzi lucchesi non ancora costruiti”.
“A partire dal 2008, - aggiunge Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione Lucca Sviluppo - la Fondazione Banca del Monte di Lucca ha destinato il palazzo di piazza San Martino (al civico n.7) a iniziative culturali e a manifestazioni d’arte. Da allora si sono alternate ‘personali’ di artisti emergenti, che hanno avuto occasione di misurarsi con il pubblico e con la critica, e ‘personali’ di artisti già affermati, specie lucchesi, ma anche, talvolta, provenienti da varie parti del mondo e aventi con Lucca qualche legame particolare, nell’ottica propria della Fondazione, che è quella di valorizzare le identità del territorio di riferimento e di coltivare la tradizionale vocazione universale della nostra città, favorire quello scambio di esperienze, di culture e di valori che arricchisce”.
Mentre Elena Cosimini ha ricordato che le opere in esposizione da sabato sono una selezione di un più vasto corpus di opere, le due curatrici sono entrate nel dettaglio del percorso: “In questa mostra abbiamo voluto cogliere l’occasione per raccontare la storia stessa del Palazzo - spiega Riccarda Bernacchi -, che ha avuto molte vesti dalla sua nascita, con un focus sulla struttura. A questo è dedicata la prima sala”. “La mostra procede in senso cronologico - aggiunge Lucia Morelli - accostando ogni opera alla sua esposizione e ricordando eventi cruciali avvenuti nella cronaca mondiale, per spiegare il contesto storico e sociale in cui è stata esposta”.
Alcune delle esposizioni di questi dieci anni sono infatti state accompagnate da composizioni musicali, realizzazioni filmiche, letture poetiche, nella ricerca di sinergie artistiche innovative, di espressioni spirituali tendenzialmente complete. Altre hanno visto contestuali incontri di artisti, critici, spettatori, appassionati, impegnati insieme nel ‘discorso’ sull’arte, sulle arti, sulla bellezza, sull’armonia, sul ruolo sociale del linguaggio, dei linguaggi artistici. Talvolta si è posta attenzione al messaggio educativo, coinvolgendo insegnanti e studenti non solo come apprendisti, ma anche come inte
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