28-11-2018
Dal 1 dicembre 2018 fino al 6 gennaio 2019 (con ingresso libero, dal martedì alla domenica, dalle 15,30 alle 19,30) si terrà a Lucca presso il Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, il progetto “La Rondine" con opere dell’artista visivo e plastico Alexey Morosov, dello scrittore Nicolai Lilin e del compositore e musicista Federico De Robertis a cura di Alessandro Romanini con la collaborazione di GianGuido Grassi.
Per questa speciale occasione Morosov, Lilin e De Robertis hanno concepito un’operazione artistica che mira ad attualizzare il complesso dell’originale produzione dell’omonima opera di Giacomo Puccini; si tratta di un intenso lavoro per indagare i vari livelli di lettura e rilettura contemporanea del testo, delle scenografie e della trama musicale e sondarne le potenzialità di sviluppo narrativo: un’operazione allo stesso tempo filologica e celebrativa nei confronti della Rondine del maestro lucchese, di cui saranno esposti anche alcuni documenti originali e autografi.
L’iniziativa, ospitata a Lucca nei tre piani del Palazzo delle Esposizioni, risponde a un criterio di “installazione totale”, che allinea in maniera sinergica discipline espressive diverse, trasformando lo spazio in contesto espressivo-narrativo sviluppando un’analisi metalinguistica di “teatro nel teatro” con una figura femminile come motore del processo narrativo. Lilin, prendendo avvio dal libretto originale scritto da Giuseppe Adami per Puccini, trasferisce l’azione dalle Parigi e Nizza del Secondo Impero alla Norvegia del IX e X secolo; questa scelta ha un valore simbolico perché da qui i normanni partirono alla conquista dell’Europa, unendo il loro sangue guerriero a quello di tutte le principali dinastie e fornendo un contributo decisivo alla nostra cultura e identità. I tre atti del nuovo libretto Pietà, Forza e Coraggio raccontano la metamorfosi del personaggio di Voldamar (Magda) da essere umano a eroe e quindi da eroe a semidio, offrendo lo spunto per un’indagine più generale sul destino della donna.
I fiordi della Norvegia diventano il principale riferimento per la scenografia di Morosov che, nella ricostruzione di quella natura nordica e indifferente, si è ispirato alle Cave di marmo di Carrara: le immagini evocano il ricordo dei gulag, i campi di concentramento sovietici attraverso i quali passò quasi un decimo della popolazione dell’URSS, divenendo il sito della formazione di una nuova identità, e milioni di donne hanno vissuto il loro doloroso percorso di "rondini" dalla pietà al coraggio.
La musica riscritta da De Robertis accompagnerà il visitatore nella visione di questo percorso.
La mostra è concepita dunque come una vera e propria installazione site specific, che unisce in un percorso espositivo omogeneo, oltre venti opere pittoriche, sculture, disegni, video, letteratura e musica per la creazione di una scenografia contemporanea de "La Rondine" Pucciniana, declinata in una dimensione scenografica, coniugata in un tempo imperfetto, il tempo dell’ottativo, dell’auspicio, della riflessione.
Gestire le preferenze dei cookie per visualizzare il contenuto.
gestisci